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La storia della SAMA

Nel 1927 all’apice della crisi del marmo carrarese, dovuta ad una crisi strutturale di sovrapproduzione risalente all’anno precedente, una legge speciale per il comprensorio marmifero di Carrara costituisce il “Consorzio per l’industria e il commercio dei marmi di Carrara”.

La legge fu voluta dal ras carrarese Renato Ricci ma non riuscì a risollevare il comparto tanto più che due anni dopo il mondo intero dovette affrontare la terribile crisi del ’29.

Si arriva così al decreto legge del 1930 per il consolidamento immediato dei debiti delle aziende del marmo attraverso la Banca Nazionale del Lavoro che si sarebbe fatta da intermediaria per tutti gli istituti bancari coinvolti.

E’ in questa cornice che il 30 marzo 1931 viene costituita la SAMA, Società Anonima Marmi Apuani, in cui confluivano quattro aziende guidate da Carlo Andrea Fabbricotti a cui si aggiungevano Nicolao Lazzoni, De Nobili e Marchetti per un totale di 200 cave e un capitale di 44 milioni di lire.

Le dure condizioni finanziarie imposte dalla BNL, così come previsto dal decreto legge, facevano sì che l’esperienza della Sama durasse pochi mesi, infatti già nel 1933 l’azienda non era più in grado di rimborsare le rate del mutuo aperto con la Bnl per ristrutturare i debiti delle aziende confluite.

La Sama fu rilevata nel 1935 dalla Montecatini mentre il patrimonio personale dei Fabbricotti fu messo all’asta nel 1934.